Quando si parla di sogni a volte si pensa a cose astratte e senza concretezza, ma nel cuore di ogni velista c'è ne uno che aspetta con ansia di prendere il largo.

Nella mia vita ho avuto tanti sogni e per fortuna, ma sopratutto per la mia determinazione li ho realizzati quasi tutti.
Da tanti anni però uno è all'ancora e non riesce a salpare per prendere il largo.

Questo nasce dalla grande passione che nutro per il mare e la vela. Passione nata ormai tanti anni fa ch'è andata via via crescendo e intensificandosi fino a far parte del mio "DNA"
E' come un bambino che impara a camminare prima a carponi, poi tenendosi alla mano della mamma e subito dopo riuscendo ad allontanarsi da solo sempre di più.

Ho cominciato ad esplorare il mare dai fondali con la pesca subacquea, navigando con barche a motore per passare poi alla vela in età adulta, allargando così la conoscenza sulla sua intrinseca immensità.
 
Ho iniziato a veleggiare con derive e piccole barche, prima lungo le sue coste, per passare poi a barche più grandi e aumentare il raggio di esplorazione. Allo stesso tempo è cresciuto sempre di più il desiderio di realizzare "IL SOGNO". Ora che i tempi sono maturi e l'esperienza è sufficiente, ho iniziato la preparazione per esaudirlo, che non è poi così semplice, ma sono convinto che l'universo è dalla mia parte.

"IL MIO SOGNO" :
Posso descriverlo in qualche riga senza grandi giri di parole e sicuramente mi capirete ugualmente.
Si tratta di realizzare "LA BARCA" in metallo, per l'esattezza in alluminio, adatta a condividere con me l'avventura di fare il giro del mondo, per meglio dire: PARTIRE, senza preoccupazioni di tempo, ossia, libero di impiegarlo come e dove voglio senza limiti.
 
Fermarmi in tutti quei luoghi che meritano di essere visitati e godere la bellezza della natura, dei paesaggi incantevoli, trattenendomi tutto il tempo che desidero per conoscerne la cultura e i popoli che li abitano.

Certo, per fare questo bisogna seguire le stagioni, per evitare di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Penso che per affrontare questo viaggio, farò tesoro dell'esperienza fatta da altri navigatori che mi hanno preceduto, e che hanno documentato ampiamente con i loro diari di bordo. Lo stesso Moitessier, prima di partire per il giro del mondo senza scalo, per doppiare Capo Horn, scrisse a tutti i Capohorners, per avere consigli su quei mari.

Il giro del mondo che concepisco io, non si discosta tanto da quello di coloro che decidono di tagliare con la vita cosiddetta "normale".
Si tratta di vivere il mare e la barca a tempo pieno, in tutta libertà, senza dover rendere conto a nessuno, entrando in amonia con te stesso e con l'ambiente.

Per ora, sono arrivato alla conclusione di come sarà la mia barca. Si tratta di uno sloop di 14 mt armato a cutter in testa d'albero, progettato da Dudley Dix, sud'Africano, trasferito negli Stati Uniti, e molto famoso per le sue barche da giramondo.

Ho modificato il progetto originale, sulla struttura, in coperta e al pozzetto, con la collaborazione di un caro amico. Sottoponendola poi all'esame del progettista, il quale ha espresso totale approvazione; ho chiesto ed ottenuto lo studio di un nuovo piano velico più adeguato.

In Italia vi sono due cantieri nei quali vengono costruite, su richiesta, barche disegnate da Dudley Dix, sia in alluminio che in ferro. Di queste, ve ne sono diverse già in navigazione nei mari italiani, mentre altre sono in costruzione.

Le barche di Dudley Dix vengono ralizzate in tutto il mondo in cantieri artigianali, o da autocostruttori, per il fatto che, nonostante i sistemi di costruzione siano semplici, non permettono lo sviluppo in serie e questo fa la differenza rendendole uniche.

The Dreamer